S.Forno Panificio
Il quartiere di Santo Spirito, in Oltrarno, è considerata una delle
zone più “cool” di tutto il mondo.Si trovano li, ancora ignorate dal tempo
Il quartiere di Santo Spirito, in Oltrarno, è considerata una delle
zone più “cool” di tutto il mondo.Si trovano li, ancora ignorate dal tempo
Si può usare la parola “Giapponesità” ? Ho controllato… la pronuncia
non è fluida e si usa pochissimo, forse quasi mai… ma si può dire. Ecco Continua a leggere..
Il Ristorante e la Piazza sono luoghi dove la gente si incontra,
sta insieme. A Pistoia di locali con queste prerogative ce ne sono molti,
specialmente nel centro storico, uno tra i più conosciuti è il Voronoi. Continua a leggere..
Pizzeria IL GALLO
Se un giorno, fra mille anni, un discendente della Famiglia Ghilardi decidesse
di chiudere “Il GALLO”, il nome di questo ristorante resterebbe comunque
impresso nei ricordi di tante generazioni Montecatinesi e non solo, anche
perché 40 e più anni dedicati alla ristorazione, lasciano un segno indelebile
nei rapporti umani che la gestione in tutti questi anni, ha instaurato con
la propria clientela. Nel frattempo il lavoro si è trasformato, i gusti sono
cambiati e le proposte gastronomiche si sono moltiplicate a dismisura.Una
frase però è rimasta inalterata… dove si va a mangiare una Pizza? “al Gallo”!!
Era un pezzetto che non andavamo, e intanto il locale si è rifatto il trucco,
ora si presenta in una veste più moderna, al passo coi tempi, senza orpelli ma
glamour quanto basta per incontrare il gusto dei ragazzi e quello dei loro genitori.
Entriamo… pochi metri e a destra ci da il benvenuto il forno a legna… cuore
pulsante della pizzeria, dove vengono cotte tutte le pizze e le pietanze alla brace.
Stasera scopriremo se questo ristorante, ormai da tutti considerato come”una sicurezza”,
ha modificato col passare degli anni, gli standard della propria cucina e del suo servizio.
Il locale è strapieno ma aspettiamo pochissimo, per fortuna abbiamo prenotato.
Impossibile non fare foto al tavolo dove abbiamo incontrato Irene con un sacco di amici.
Sembra incredibile… ma mi accompagnano al tavolo gli stessi volti dei
camerieri che mi accompagnarono al tavolo, quando ero poco più che
maggiorenne… credo davvero di aver mangiato a tutti i tavoli del ristorante.
Elemento imprescindibile di questo locale… croce e delizia, criticato e acclamato,
eccolo lì, immutato nei tempi, nel solito posto di sempre, sua maestà… il tavolo-buffet
degli antipasti. Quasi orgoglioso per aver resistito agli “eventi”, la sua presenza
marcatamente anni 80, la vogliamo leggere come un gesto d’affetto verso la clientela più
affezionata , quasi a salvaguardarle i ricordi d’infanzia. Diciottenne, mi avvicinavo con
allegra lussuria caricando il piatto con quintali di gamberetti e uova sode al punto da
far credere che scoppiasse una guerra o iniziassero 5 anni di carestia, proprio il giorno dopo.
La schiacciata calda e croccante appena uscita dal forno ci ricorda che è arrivato
il momento di fare sul serio. L’argomento principale di stasera è la Pizza. Asso nella
manica del Gallo è la “Pizza Gallo”, sottile e leggera ma soprattutto digeribilissima.
Stasera nessuno lo ha scelto ma dice sia spettacolare anche il loro” pane arabo”.
La fame abbonda così come il numero dei presenti al nostro tavolo, quindi come
facilmente intuibile il menù viene sfruttato al 100%. Poco dopo antipasti, primi,
pizze e per finire dolci, piovono finalmente sulla nostra tavola, quindi, scattate
le foto di rito, ci assentiamo per incontrarci di nuovo per le considerazioni finali.
Per quanto riguarda il caffè, ammazzacaffè, liquori, grappe, sgroppini ecc. ecc…
c’è un angolo Bar fornitissimo e molto carino a vostra disposizione con tutto
quello che può servire per finire degnamente o indegnamente la vostra cena.
Spiegare ad un estraneo l’empatia che si prova entrando al Gallo, non è facile.
È come la coperta di Linus, fa un pò “famiglia”… un Must per tutta la Valdinievole.
Volete sapere come abbiamo mangiato? Vedo se riesco a farvelo capire con un aneddoto.
Il giorno dopo in negozio, ho sentito amici che parlavano di Ristoranti e interessato
mi sono avvicinato e ho chiesto: Al Gallo come si mangia? ( Risposta in Toscano)
“Al Gallo ci si sta sempre bene”
Pizzeria COME A CASA
Abbiamo aggiunto solo da pochissimo la voce “PIZZA”, tra le indicazioni di
Mangiare a Manovella, quindi ci dobbiamo rifare del tempo perduto e
BEVIAMOCI SU
Siamo felici di aggiungere sulle pagine di Mangiare a manovella, una nuova indicazione
nella provincia di Pistoia. Il motivo non è soltanto campanilistico, in quanto nostra Continua a leggere..
Nel lontano 2018… sotto il cielo dell’antico villaggio di Montecarlo
di Lucca, accadeva che, come ogni anno nel mese di Settembre, Continua a leggere..
La nascita di questo dolce è sempre stata avvolta nella leggenda e la sua storia è
sempre stata tenuta nascosta, forse, per dar maggior risalto al tradizionale dolce.
Naquero in quei piacevoli ritrovi al Caffè della Concordia chiamato “Bottegone”
era il vero Caffè di Casale; sorgeva in Piazza Mazzini. Qui avvenivano quelle intime
riunioni degli amici di sempre, fra i quali anche il Rossi. Pare che una sera, nei primi
anni del 1870, con alcuni amici un pò allegri tornasse a casa a tarda notte e sembra
che qualcuno decidesse di fare una festa per concludere la serata. Rossi propose il
suo laboratorio in Via Paleologi, dicendosi disposto a far qualche dolce per l’occasione
e come regalo agli amici; miscuglia e combina, forse i Krumiri naquero allora. La data
ufficiale della nascita della specialità venne fissata nell’anno 1878 come si può vedere dalle
prime inserzioni pubblicate sui giornali locali del tempo. In quell’anno morì V. Emanuele II.
Forse a quel Re che portava i “baffi a manubrio” i Krumiri furono curvati a quel modo.
Pasticceria CARLI. Sono secoli che i servizi segreti degli altri paesi, cercano
di scoprire gli ingredienti della crema che farcisce questa “pasta”.
La ricetta resterà “assolutamente” segreta e vanto, del paese di
Il Dessert Versilia è un semifreddo a base di Pan di Spagna,
panna, cioccolato, liquore e aromi. Accanto a questi ingredienti
sempre presenti, quella che varia è l’anima perché i gusti possono
essere diversi tra fragola, cioccolato, whisky, rhum, caffè,
malaga, zabaione, limoncello, amaretto, apricot, cherry,
orange o latte&brandy. Una “ciaffata” di versilia anni 60 così spartana
e vera non si ottiene neanche mangiando a morsi il molo di Viareggio.