PIVOT Bistrò di mare
Stai camminando sul Molo di Viareggio con Il sole che ti scalda il viso, ma non quello che brucia... quello gentile del tramonto. Mentre respiri il salmastro a pieni polmoni guardi avanti e vedi il blu del mare davanti a te, e il bianco delle Apuane alle tue spalle.Il panorama è davvero notevole, e se Dio vuole, di questo “incanto” ne puoi approfittare per tutto l’anno. Se tutto ciò che potresti ancora desiderare è un buon pasto o una buona cena, il locale di Stefano rappresenta un’eccellente opportunità. Se sarai suo ospite questa frase ti suonerà per sempre familiare: “Non si può essere infelice quando si ha questo: L’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento”
Vi è mai capitato di imbattervi in situazioni piene di coincidenze, tanto da sembrarvi magiche? Per noi questa è una di quelle.
Al PIVOT abbiamo conosciuto meglio il titolare di questo accogliente Bistrot di Mare. Parlando con lui scopriamo che “Pivot” non è altro che il cognome di Famiglia, il nonno è originario di Lione. Stefano racconta: “Ho lavorato 22 anni per Valentino Garavani. Sono partito sulla barca che teneva qua a Viareggio, poi ho iniziato a fare formazione e controllo qualità del personale, quindi Parigi, New York, Londra… ho “girato” molto. Ho visto tante cose in giro per il mondo… poi un giorno ho capito che mi ero stancato di questo girovagare, … desideravo “fermarmi”. Continua Stefano “Avevo la madre cuoca che lavorava per altri, così ho trovato questo piccolo fondo e mi son detto: sai che c’è… adesso voglio fare quello che mi piace!
Adesso leggete questo: Negli anni 30/40, Curnonsky (il più grande critico gastronomico francese), definì la città di Lione, “capitale mondiale della gastronomia”. Infatti non a caso Lione possiede la più alta concentrazione di ristoranti, bistrot e tavole “illustri” di tutta la Francia. Le sue trattorie sfruttano un savoir-faire culinario davvero eccellente. Nel XIX secolo quest’ultime erano gestite dalle “Mères Lyonnaises” (Le Madri Lionesi), chef donne dal forte temperamento, che trasferirono l’arte della cucina di casa, quella semplice e generosa, ai “Bouchons”, i tipici ristoranti di Lione.
Non abbiamo potuto fare a meno di notare un po’ di similitudini tra questi due racconti. Adesso ditemi che le sue origini intrecciate con la città di Lione, e la mamma che va a lavorare in cucina nel suo Pivot, non scatenano in voi un po’ di suggestione. Noi sorridendo pensiamo: potrebbe essere un predestinato? Forse siamo soltanto troppo romantici ma… a noi piace pensare di si.
Questa piccola Versilia francese si trova a poche centinaia di metri dalla spiaggia e dal Lungomare di Viareggio. Un rifugio di tranquillità arredato in modo raffinato ed eclettico. Ambiente un po’ belle époque con specchi, ottoni, divanetti in velluto… un po’ Caffè parigino anni 30, comunque di grande atmosfera, caldo e accogliente, dove tutto è pensato per farti stare bene.
C’è cura nei dettagli, gli arredi e le luci sono stati immaginati proprio come fosse una casa. L’anima di Stefano si ritrova nei vari oggetti che lui stesso ha trovato nei mercatini, o in quelli comprati o restaurati da antiquari e tappezzieri. Non potendo, per motivi di spazio trasferire all’interno del suo locale la Torre Eiffel, il Louvre o Notre-Dame… ha pensato bene di far costruire una riproduzione originale di una pensilina della Metropolitana di Parigi. Incantevole anche la grafica che ritroviamo negli splendidi vasi realizzati dall’artista Leonardo Dini.
In sala, accoglienza e professionalità sono superate soltanto dalla gentilezza e dalla disponibilità. Il servizio è premuroso e attento, supportato da una cucina sensibile ad ogni "variazione" che il cliente possa richiedere. La cucina a vista lascia intravedere i fornelli, dietro ai quali mamma Marzia si muove con rodata esperienza assicurando continuità a una ristorazione di ottimo livello.
La cucina del Pivot vive nel quotidiano, la bontà degli ingredienti si manifesta ad ogni portata, la pasta è fresca e fatta in casa, i piatti seguono la tradizione, anche se leggermente rivisitati viene usata la fantasia ma senza esuberanza. Il benvenuto ce l’ha dato una semplice ma proverbiale Pappa al Pomodoro.
Il Menù corto ma bastevole segnala priorità nello scegliere la qualità nelle materie prime, inoltre lascia spazio a una serie di Piatti del giorno che attirano spesso il cliente in un seducente "fuori percorso". Per il nostro Antipasto non ci sono state bisogno di ulteriori attrazioni, era già “allettante” così come ci è stato raccontato. Cinque sapori da degustare: Mousse di Cernia, Flan di Melanzana con salsa di Gamberetti, Crostino con Cozze e Vongole in Bianco, Calamaretti scottati su Crema di Ceci senza latticini e Bocconcino di Baccalà San Giovanni. Tra le altre scelte l’Impepata di Cozze, la Zuppetta di mare alla Viareggina, Insalata di mare, e Sauté di Vongole o Cozze e Vongole.
Squisiti e rigorosamente “espressi” nella preparazione gli Gnocchi di Patate fatti in casa con Cozze, Vongole, Carote e Zucchine julienne, Pachino fresco, Basilico fresco. Un altro superconsiglio che mi sento di darvi è quello di scegliere i Ravioli di Pesce alla Pivot (spettacolari). Tra i “fuori Menù” spiccava una Carbonara di mare con Cozze, Vongole, Calamaretti, Gambero sgusciato, l'altro è un altro piatto delicatissimo, cucinato in bianco, a cui non ho saputo resistere: Spaghetti con le Cicale (sgusciate).
La Cantina del Pivot è cucita su misura per le loro proposte, a vostro piacimento potete bere bene, benino o benissimo. Stasera è uscito fuori un Siciliano che fa della freschezza dei suoi profumi di frutta, la sua bandiera. Anno 2022 per questo ANTHÌLIA di Donnafugata.
Se avrete l’occasione di incontrarlo ancora assaggiate questo piatto “fuori menù” :Baccalà cotto in padella con Cipolle di Tropea caramellate, su base di spuma di patate e Polvere di Mandorle tostate. Non meno invitante il Filetto di Branzino al forno con Carciofi freschi saltati in bianco. Per nulla trascurabile l’altro piatto di Baccalà, questa volta grigliato, con caponata di verdure e Patate croccanti. A seguire amanti del Fritto eccitatevi!!… Gamberetti di fascina, piccolissimi, croccanti, di quelli che si mangia tutto…serviti con Carote e Zucchine julienne.
Tiramisù, Crema Catalana, Zuppa Inglese, Crema Chantilly e Frutta fresca. Tutti buoni e di pregevole fattura, ma sappiate che la vostra bravura è portatrice sana di aspettative più alte.
In un mondo proteso verso l’omologazione, dove il design spesso sovrasta l’emozione, capita purtroppo di vedere ristoranti arredati come uffici o sale d’aspetto. Concedetevi allora una “coccola”, al Pivot Bistrot di mare sentirete battere il ❤️. Ottimo cibo, toni caldi, luci soffuse, buona musica e accoglienza… non sono ingredienti così scontati da incontrare tutti insieme in un unico luogo. Siamo a Viareggio, a pochi metri c’è il mare, la sabbia, l’aria… e il vento. Ricordate?
PIVOT Bistrò di mare
- Via Felice Cavallotti, 4 55049 VIAREGGIO LU