Cerreto Guidi 1959... a poche decine di metri dal Santuario di S.Liberata, prende vita la ristorazione di Adriano. Vent'anni dopo la Famiglia Nencini ne raccoglie il prezioso testimone e tuttora gestisce con responsabilità e grande merito, quella che negli anni a venire, diventerà una vera e propria istituzione gastronomica Cerretese.
Ci muoviamo spesso nei giorni feriali con la speranza di trovare posto più facilmente... invece, di giovedì abbiamo faticato a trovare un tavolo per due, questo soltanto per dirvi che prenotare non è un consiglio… è un obbligo.
Spesso il ristorante è al completo e capita di dover aspettare qualche minuto prima di potersi sedere al proprio tavolo, quella che però potrebbe diventare una "scocciatura", da Adriano si trasforma in un vero e proprio "piacere".
Credo di non ricordare una zona relax - smoking area di un ristorante, arredata in modo cosi importante... doppio wow per il Bau bar.
Due anni e mezzo fa il Ristorante Adriano viene completamente rinnovato, l’energia di Leonardo incontra l’estro di Filippo Scuffi e nasce un ambiente di una modernità sobria, elegante… senza tempo.
L'abbraccio della sala è caldo, Il legno possiede un incredibile potenziale estetico che si sposa perfettamente con i colori naturali delle pareti... l'unica concessione ai colori la troviamo nelle stoffe dei pannelli fonoassorbenti.
Cambia il logo e anche la veste grafica, quello che potrebbe sembrare il numero di telefono del ristorante (7 3 1 9 4 3), in realtà non è altro che l’anno di nascita del padre di Leonardo, un omaggio in segno di affetto e gratitudine.
All'entrata... dopo aver passato in rassegna le foto dei personaggi famosi che hanno visitato il ristorante... la nostra attenzione viene subito catturata da un caminetto acceso posizionato proprio in mezzo alla sala, spartano ma molto suggestivo. Nella stagione invernale è lui l'attore protagonista, con l'arrivo del caldo la scena gli verrà naturalmente rubata dalla terrazza estiva, con vista sulla campagna Toscana.
La cucina del Ristorante Adriano è un pò come la musica di Einaudi… un elogio alla semplicità… solida, consapevole della propria qualità senza essere schiava del narcisismo, la misura ha un’eleganza naturale. Toscana di tradizione, fa entrare il "nuovo" solo a piccoli passi, e solo dopo averne chiesto il permesso. C'è rispetto nel lavorare le materie prime, prima di pensare come cucinarle... la priorità è quella di reperirle di ottima qualità. Alla base di tanta popolarità non può che esserci una grande onestà gastronomica, quello che paga è da sempre una cucina concreta... di sostanza, che riporta al territorio. Sarebbe facile esaltare la bontà della loro Bistecca... ma faremmo torto a tutti gli altri piatti che, credetemi... non sono da meno. Faccio solo qualche esempio, consapevole di beccarmi l'appellativo di provinciale... devo dirvi che ho troppo "goduto" per ogni forchettata delle loro "Penne strascicate" (un cult) ... ho viaggiato sulla macchina del tempo. Un altro sapore che ho trovato "drogante" è quello che ho sentito nei Cubetti di Pere e Cantuccini... venti minuti di applausi. Il Menù di questo ristorante è adeguato...non infinito, avere però in carta troppe proposte, molte volte può rivelarsi un'arma a doppio taglio.
Fare quello che si sa fare... e farlo bene.
Sformatino al Cavolo nero con Crema al Parmigiano Reggiano
Penne strascicate
Sono molte le etichette che si possono vedere attraverso le vetrate della cantina a vista, ma le troverete tutte nella carta dei vini... una selezione davvero importante.
"Insoglio del Cinghiale"... si chiama così la nostra scelta di stasera, uno dei vini prodotti nell'alta Maremma, dalla Tenuta Campo di Sasso.
La "cantina" di Adriano, dove si nota il vecchio logo sulle vetrate
INSOGLIO del Cinghiale - Campo di Sasso - 2020
Il momento del Dolce a fine pasto assume un'importanza quasi religiosa... se si è mangiato bene, finire il tutto con un dolce che non è all'altezza della situazione potrebbe compromettere in negativo tutta la nostra esperienza. Da Adriano, si dedica alla Pasticceria la stessa importanza che troviamo all'interno di tutti i segmenti del loro Menù. Ps. insieme al Caffè troverete una piccola sorpresa che apprezzerete molto.
Cubetti di Pere e Cantuccini
Variazione di Cheesecake al Limone e Limoncello
La VILLA MEDICEA di CERRETO GUIDI, dichiarata dall'UNESCO, Patrimonio mondiale dell'Umanità, deve in parte la sua fama alla tragica vicenda di Isabella de’ Medici, morta a Cerreto nella notte fra il 15 e il 16 luglio 1576. In posizione rilevante, nel centro di Cerreto Guidi, sorge questa poderosa villa con all'interno il Museo storico della Caccia e del Territorio. Consultare il Link per visitarla.
Villa Medicea di Cerreto Guidi