"CAPOUNTO "... è questo il curioso aggettivo che accompagna da sempre il nome dell’Osteria Bonanni.
L’uso continuo di Brillantina* nei capelli da parte di Mauro (patron dell’Osteria) ha fatto guadagnare a lui e al suo locale questo simpatico e toscanissimo soprannome.
Maurilio ci accoglie come parenti in un ambiente casalingo rimasto inalterato nel tempo, era infatti il lontano 1920 quando l’Osteria cominciava a “dar da mangiare” ai propri clienti. Nata come Bottega di alimentari e Panificio, nella sua trasformazione in Osteria ha visto passare ben 5 generazioni.
La simpatia dell’oste è contagiosa… e con noi trova terreno fertile. Il menù c’è, ed i piatti sono scritti tutti li sopra, ma preferiamo discutere “sul da farsi” con lui seduto al nostro tavolo. La sinergia che si crea tra cliente e ristoratore quando si rompono determinate barriere è preziosa e affascinante. Molti ci provano, sconfinando nell’invadenza… in pochi ci riescono, usando mestiere e accortezza.
Negli Antipasti spicca la qualità dei Salumi e del Pecorino, il Prosciutto di Cinta Senese, le Mamme Empolesi* sott’olio e il Tonno rosso del Mediterraneo con Fagioli lessi di Sorana*.
La parte dove secondo noi si gode di più sono i Primi. Sublimi i Pici alla Nana* e una vera e propria lussuria si scatena in bocca con le Penne Gota e Pecorino. Vero e proprio strumento di piacere sono i Tagliolini con la Cinta e Porcini ma… squillino le trombe, rullino i tamburi… armatevi di cucchiaio e sparatevi una bella piattata di Tortellini fatti in casa con Burro fuso d’alpeggio e Parmigiano 24 mesi. P.S. A detta di Maurilio... i veri amanti e culturi del Tortellino non contemplano nessun altro tipo di condimento che "IL BRODO", il resto, come si dice in Toscana... "è roba da ragazzi"! Quest’ultimi da Capounto li vendono... se volete ve li potete anche portare a casa.
Pici alla "nana"
Penne Gota e Pecorino
Tagliolini con la Cinta e Porcini
Per quanto riguarda il Vino... più che il “Miracolo” , la Fattoria di Gavignano è stata una bella scoperta, la Famiglia Frigerio ci regala un IGT dai profumi veramente inaspettati.
La tradizione ha radici profonde e lo si scopre anche nei Secondi. Sapete cos’è il Lesso rifatto con le Cipolle? No? Ecco… qui lo fanno da campionato del mondo. Un’altra garanzia sono gli Ossibuchi coi Piselli e la Bistecca di Chianina o di Manzo. Tra un piatto di Fagioli all’uccelletto e un altro di Sorana… ho letteralmente “gugnato” la Braciola alla Livornese scelta da un’amica… i sapori d’infanzia non si scordano più! In carta anche il Coniglio, la Trippa, la Scamerita , le Salsicce alla griglia , il Baccalà e lo Stoccafisso.
Ossibuchi con Piselli
Lesso rifatto con le Cipolle
Fagioli di Sorana
Fagioli all'Uccelletto
Braciola alla Livornese
Tra i Dolci non possono mancare i Cantuccini da inzuppare nel Vinsanto e le Crostate insieme ai Dolci della casa. Per quanto riguarda gli “stratosferici” l’immaginazione può galoppare libera… il mio Babà era molto buono e la Zuppa Inglese come “nonna” comanda.
Cantuccini con il Vinsanto
Babà
Zuppa Inglese
Grazie ai cent’anni di Capounto… per aver preservato le nostre tradizioni, locali come questo non sono soltanto “posti dove si mangia”, ma veri e propri contenitori di cultura popolare.
Via… ora vo ai’ licet ! *
Anche questa volta, proviamo a consigliarvi un breve itinerario (seppure dallo spirito un po’ fiabesco…) prima di indicarvi un’altra meta dove gustare la buona cucina toscana.
Avevo più o meno una decina d’anni e, come tutti i babbi, anche il mio cercava di insegnarmi il modo migliore di agire … mi dava consigli su quello che riteneva fosse il metodo più giusto e adatto per fare le cose. Quando invece io, incurante dei suoi consigli, sceglievo ostinatamente di fare di testa mia, scattava questa frase: “Non c’è niente da fare… sei più duro del Masso della Gonfolina!”
Incuriosito da questa frase che sentivo spesso (evidentemente ero parecchio testardo), un giorno gli chiesi il perché di questo detto… e se esistesse veramente. Così, in una tranquilla domenica come tante, in quegli anni 70 ignari di Internet e dei Cellulari, la Famiglia Verdiani si muove per andare a vedere questo enorme monolite dalla leggendaria durezza.
Durante il tragitto verso il masso che si trova nel Comune di Lastra a Signa, sulla statale 67 tra Brucianesi e La Lisca, babbo mi raccontò che durante la 2° Guerra mondiale, i Tedeschi in ritirata per bloccare la strada tentarono di far saltare il masso con delle cariche esplosive… ma non ci riuscirono, forse per questo era passato alla storia come esempio di durezza. Un’altra storia lo chiama “Masso delle Fate”, perché pare che lì, si riunissero le streghe nelle notti di plenilunio.
Il Masso della Gonfolina in una vecchia foto d'epoca
Ma non è finita qui… poche centinaia di metri prima in località LA LISCA, babbo mi fa vedere un’enorme costola di Balena appesa proprio sotto il tetto di una casa. Ricordo ancora l’emozione… stupito dalla grandezza… e dal perché si trovasse appesa lassù… ricordo solo che ogni volta che passavo di li mi batteva il cuore forte forte. (leggi la storia della Lisca)
L'enorme costola di cetaceo chiamata "LA LISCA"
Se avete dei bambini, potrebbe essere l’occasione buona per fare una piccola gita fuori porta all’insegna delle tradizioni popolari… e fare un tuffo nella vera cucina toscana dell’OSTERIA BONANNI.