Per giustificare l’eccesso di entusiasmo con cui vi
parlerò di Burro & Alici, bisogna tornare indietro di circa
30 anni, giovane e pieno di capelli, quando suonavo nei vari locali della zona.
Dovete sapere che ero talmente ghiotto di alici che tenevo sempre nel fodero
della chitarra, un tubetto di pasta d’acciughe. Finito di suonare, qualsiasi ora
fosse, se il locale non le aveva a disposizione, tiravo fuori il “jolly” e mi facevo
preparare due fette di pane con burro… al resto pensavo io. (…grazie Carlino del Funi)
Siamo a Lucca per lavoro e dovremo fermarci per tutto il giorno, quindi la
pausa pranzo è già inserita in agenda. Facciamo uno squillo a Checco
(Tonani), sappiamo che anche lui per lavoro si trova spesso in città. Checco ama
e vende vini, bollicine comprese. Dico: ci accompagni a mangiare qualcosa in
un posto che conosci te? Volentieri! La destinazione è decisa. Burro & Alici.
Siamo all’interno della cinta muraria, entrando da Porta S. Pietro
subito a sinistra in zona traffico limitato. Se decidete di andare, il
locale si trova di fronte al Palazzo di Giustizia (ora Giudice di Pace).
Dopo le presentazioni, Alessandro ci fa accomodare al tavolo e possiamo
dare un’occhiata al menù. Checco incontra e ci presenta Gianluca, un
collega che gestisce un locale a Forte dei Marmi, il Camomilla & Champagne.
L’atmosfera si fa subito amichevole, ci sentiamo tra amici. Il locale
piccolo, informale e accogliente, è arredato con cura, potrebbe trovarsi
tranquillamente su di un qualsiasi porto della Grecia, della Spagna o in
qualsiasi località di mare, favorisce l’abbandono e la leggerezza.
Mentre ammiriamo, ricavata nel muro, una piccola “nicchia” con
alcuni prodotti usati da B&A, dall’altro lato una graditissima sorpresa,
ritroviamo con piacere, alcune opere esposte di Michaela Kasparova,
pittrice conosciuta nel mondo della moda e del design.
Accomodati, ci lasciamo coccolare da una grande musica di
sottofondo e chiediamo ad Alessandro (che dopo un minuto è
già diventato Ale) di farci assaggiare quello che vuole lui, ci
fidiamo. Se non me le avesse portate lui, le avrei ordinate io.
Come sedersi da Burro & Alici e non assaggiare il burro con le alici?
Acciughe del Cantabrico ” Arroyabe”
Dalla Maremma, dopo 2 mesi di “prigionia” in bottiglia,
liberiamo il profumo di un Vermentino “Litorale” Val delle Rose
Inizia con Francesco ( spalleggiato da Gianluca ) la solita diatriba
sulle “bolle”. Dicono che mi devo abituare… che devo fare il salto di
qualità… purtroppo tutto quello che bevo, ( per il momento ) mi piace
fermo. Gianluca è in gran forma e parte: Ale… fagli provare un Calepino
Intanto la curiosità ci spinge su di una
Tartare di Trota, Cream Fraiche, Crumble di Pane
Vi dirò che questo Metodo Classico non era per niente male e quando
ho esclamato: Bono!! Ho svegliato come si suol dire “il can che dorme”.
Sieeeeee… allora se senti questo… Aleeeee stappagli un Valentino
Rocche dei Manzoni (millesimato e maturato sui lieviti per almeno 120 mesi )
La compagnia era giusta… erano decaduti i ruoli… non c’era più il cliente,
proprietario, venditore, ecc… c’era solo un bel feeling e la voglia di pensare
solo a “quel momento”, cosa che dovremmo cercare di fare tutti, molto più
spesso. Stavamo per fare l’ultimo brindisi quando qualcuno ha detto:
ma un dolcino? La risposta è stata No, ma ci siamo lasciati fregare
dalla TORTA PISTOCCHI che ( vergogna) non avevamo mai assaggiato.
A questo punto, dopo aver approfittato della disponibilità di Alessandro e della
compagnia di Francesco e Gianluca ( i quali ci hanno iniziato al complesso
e affascinante mondo delle “bollicine”) non ci resta che fare un brindisi alla salute.
Burro & Alici Eno Tapas, è un minuscolo mondo pieno di sapori.
La scelta è caduta sulla qualità a dispetto della quantità. Astenersi avventori
amanti dell’abbuffata. Fateci sapere poi com’è andata… noi siamo stati bene.