Il coltello affonda nella pizza attraversando lo strato di farcitura,
subito dopo continua nell’impasto dalla levitazione soffice e
delicata, poi finisce vincente, tagliando con facilità, anche l’ultimo
strato sottile e croccante che divide il boccone dalla nostra bocca.
Ci muoviamo ancora dalle parti di Lucca… questa volta però non si
tratta di un ristorante, bensì di una pizzeria, anzi… di un Pizzarium.
Transitando sulla Via Romana non si può fare a meno di scorgere il “Bonci”.
Pizzarium… questo è il nome del locale che Gabriele Bonci ha aperto insieme
a Massimo Minutelli, patron della “Griglia di Varrone” (Lucca e Milano).
La formula è quella della pizza a taglio. C’è un menù degustazione che
comprende 3 gusti a discrezione del personale ( far presente le intolleranze)
oppure potete scegliere liberamente ciò che volete. I ragazzi vi spiegano
benissimo gli ingredienti e le lavorazioni delle pizze. Abbiamo mangiato
tre o quattro, forse cinque o sei… abbiamo perso il conto dei tranci di
pizza-schiacciata (chiamatela come volete) che abbiamo spolverato
… e la fame è stata confitta. Stranamente però non ci siamo sentiti per
niente appesantiti come capita a chi fa una bella scorpacciata di pizza.
La risposta sta negli ingredienti usati per l’impasto e la farcitura. Bonci,
per le sue preparazioni ha selezionato una farina che ha chiamato “pane
di sempre” prodotta nelle Langhe, macinata a pietra naturale dal 1956,
dal Mulino Marino.Una pizza leggera, delicata e intensa, croccante ma con un
grandissimo tasso di digeribilità. Le pizze hanno una levitazione da 24 a 48 ore.
Il locale è progettato dall’Architetto Diego Perusko, lo stesso che ha
disegnato la Griglia di Varrone. Ambiente ampio dai colori naturali,
legno ferro e pietra si uniscono in un design caldo accogliente e grintoso.
Scelta d’orgoglio anche per i prodotti delle farciture che variano a
seconda della reperibilità e della stagione. Le Verdure utilizzate
sono della “Cooperativa Sociale “CARRAIA” e della
Cooperativa “Calafata”, le Mozzarelle di “Magia di Latte”, i Formaggi
di Capra dell’Azienda “Podere al Carli” di Monica Ferrucci, Würstel
della Norcineria Bullentini e per finire i prodotti raccolti dai ragazzi
della “Maestà della Formica” come l’Acetosella della Garfagnana.
Al centro del bancone troneggia la Porchetta (noi non l’abbiamo
provata perché avevamo voglia di pizza, ma dice sia fantastica).
Vasta selezione di Birre artigianali del Birrificio Baladin,
speziate, puro malto e luppolate. Troverete bibite, e una decina di
etichette di vini naturali e autoctoni… l’acqua dal Bonci è gratis.
Non mancano i Dolci, sono quelli di Sandra Bianchi, buonissimi ma con
un’attenzione particolare alle calorie e alla freschezza dei prodotti. A noi
la pizza del Bonci è piaciuta davvero tanto. Nel mondo della pizza gourmet,
questa ci ha colpito in maniera particolare per la leggerezza e la fantasia delle
combinazioni che variano spesso evitando l’assuefazione ai soliti condimenti.
Come dite? Quello nella foto appesa dentro il locale vi sembra di averlo visto in tv?
Si… è proprio lui, quello della “Prova del cuoco”, a noi però interessa di
più consigliarvi di assaggiare quella che tutti chiamano “pizza d’autore”.
Abbiamo letto un sacco di commenti di persone che sottolineano con
delusione che la pizza del Bonci non sia proprio una pizza, bensì una
schiacciata più alta con sopra la farcitura. Senza nessuna polemica ci
sentiamo di dire la nostra: questa è la Pizza del Bonci, dite che non è
una pizza? Vero… lui però la Pizza la fa così. Ci sono tuttavia milioni di
milioni di locali che fanno pizza tradizionale… e per fortuna abbiamo facoltà
di scegliere. Chiamatela focaccia o schiacciata… ma almeno una volta
andate ad assaggiarla. Citiamo una frase tratta dal film “l’ultimo bacio“
“Ho bisogno che ogni giorno succeda qualcosa di nuovo,
per sentire che la mia vita va avanti”.