Piccolo scrigno di sapori e di umori, piacevole umanità di vario genere.
Zuppe di vari tipi, Cous Cous, Falafel, Hamburger vegetariani,
torte salate, Insalatone miste, Centrifughe di frutta,
Omelette, Gazpacho, Vino, Birre artigianali.
Non sei a New York... non sei a Le Marais e nemmeno a Londra.
Sei nel cuore di Lucca, a due passi da Piazza Napoleone.
Premetto che non siamo vegetariani ma, stanchi di mangiare sempre le stesse cose,
decidiamo di far visita a SOUP IN TOWN.
Accoglienza informale del baffuto proprietario,
che abbiamo saputo poi, chiamarsi Daniele, per tutti... LO ZIO.
Seduti, abbiamo ordinato e accettato consigli.
Dopo 2 minuti e 50 parole ci sembra di conoscerlo da sempre.
Si chiama convivialità, lo spirito che piace a noi, e forse, anche alla
gestione di questo piccolissimo locale dal grandissimo carattere.
Per onestà intellettuale devo ammettere che questo genere di cucina non è proprio la mia passione, siamo
però gastronomicamente curiosi, e non facciamo, come si dice in Toscana... tanti fii. Ci "garba" tutto.
Un pò annoiati dal solito tagliere toscano con affettati e formaggio, se pur buonissimo,
e dalla pizza con schiacciate varie, accettiamo con piacere qualsiasi tipo di cucina, purchè
diversa. L’atmosfera è informale, intima e amichevole, un ottimo rifugio dove fare amicizia.
Alternativa sicura ai locali Toskani con la Kappa.
Abbiamo consumato cose gustose e intuito che il menù varia spessissimo,
complice la ricerca della stagionalità nelle materie prime. Gli arredi raccontano
persone e anime, musica creata per questo tipo di anime e persone.
Due caffè all’americana e subito ci rituffiamo nella nostra giornata,nun po’più felici di quando siamo
entrati. Vi sembra poco? Se andate a trovare lo zio, mi raccomando, impegnatevi più a percepire
passione e voglia di fare, piuttosto che ricercare la perfezione, lasciatevi abbracciare da mezz'ora
di tranquillità e cacciate via lo spirito critico e precisino che vi portate addosso tutto il giorno,
potete mollare l'osso, siete tra amici. Torneremo ad assaggiare una per una le proposte di Daniele
e a sederci ancora ai tavoli della sua piccola grintosa dimora.