La collina di Vorno nel Comune di Capannori, (LU), si sta rivelando sempre
di più una vera e propria miniera d’oro per chi è in cerca di trattorie, ristoranti,
osterie, ecc. ecc. , e noi, un passo alla volta, proveremo a conoscerli tutti.
Percorrendo la salita, sulla sinistra troviamo la freccia che indica “Scompiglio”,
appena svoltato ci troviamo di fronte un ingresso importante, oltrepassiamo le
colonne dove in passato, doveva esserci un cancello, e attraverso un viale di
cipressi andiamo alla scoperta del ristorante che sembra essere un po’ distante.
Ci guardiamo intorno e gli spazi sono enormi, tanto, tantissimo verde,
non possiamo nemmeno immaginare di essere già entrati nella Tenuta dello
Scompiglio. Fattoria con villa rinascimentale a ridosso della Collina
dell’Uccelliera, proprio in mezzo alla tenuta, circondata da 200 ettari di
terreno comprendenti un bosco secolare e un’azienda agricola con
vigneti, frutteti e uliveti. Dopo anni di incuria e abbandono, in totale
armonia con la natura e con un maniacale rispetto per l’ambiente,
nasce nel 2003, il “progetto dello scompiglio”,una grande e minuziosa
opera di recupero delle strutture esistenti che ora ospitano una associazione
culturale con teatro, sale prove, residenze per gli artisti, uffici, uno Spazio
Performatico ed Espositivo – (S.P.E.) e un ristorante chiamato “la Cucina
dello Scompiglio”. Arrivati nel parcheggio del ristorante un vecchissimo
muro in pietra nasconde dietro di se le colonne di un pergolato, ci raccontano
che la contessa era solita passeggiare al fresco in mezzo alle vigne della sua fattoria.
Il ristorante, ristrutturato con tecniche di bioarchitettura, è ricavato
nel vecchio fienile della villa e dispone di una zona esterna proprio
davanti alla vigna, con una vista mozzafiato sui profili delle Alpi Apuane.
In estate, non potete perdervi le luci del tramonto, arrivare in questo posto
e cenare quando si è già fatto buio equivale a guardare un film con il televisore
spento. Se avete bambini questa è l’occasione giusta per non lasciarli a casa.
Siamo a Giugno ma questa serata non è delle più calde, anche in piena estate comunque
vi consigliamo di non farvi mai mancare una felpa o un maglione. Predichiamo
bene ma razzoliamo malissimo perché non calcolando di restare fuori a cena, siamo
usciti nudi e crudi completamente in maniche corte. Ci penseremo dopo. I tavoli sono
tutti occupati ma lo spazio che c’è tra un tavolo e l’altro assicura la privacy necessaria.
Il tempo di prendere l’ordinazione e siamo già costretti a chiedere qualcosa per coprirsi.
Ci salva in calcio d’angolo la disponibilità e la gentilezza del gestore che rimedia una
felpa dal suo guardaroba personale. Possiamo cenare. Dopo aver stuzzicato l’appetito
con le olive, possiamo finalmente portarvi a cena con noi e dirvi quello che abbiamo scelto.
Menzione speciale per il Pane e la Focaccia
(preparati personalmente da Lando) lavorati senza conservanti, con
farine bianche e integrali, avena, fiocchi di mais, semi di girasole e patate.
La Tenuta produce in completa autonomia quattro tipi diversi di vino.
Lavandaia Bassa, Lavandaia Madre, Lavandaia Pura,
Lavandaia Giuliva e una Grappa, Lavandaia Nonna
Quando incontro un Syrah in purezza devo provarlo, questo vitigno tra l’altro, di tempo
per ambientarsi ne ha avuto parecchio, è di casa nella provincia di Lucca dal 1.600.
Stappiamo Lavandaia Pura 2012.
Il nome Lavandaia deriva appunto dalle lavandaie di Vorno che il lunedi
passavano col barroccio a prendere i panni sporchi delle famiglie cittadine,
facevano il bucato, e li riportavano dopo una settimana perfettamente puliti.
Anche questo è un piatto semplice ma quando lo leggo nel menù non resisto,
specialmente quando le verdure vengono coltivate internamente, quindi,
dal campo alla tavola
Siamo tutti e due ghiotti di formaggi ( se non l’avesse preso lei l’avrei scelto io)
In un locale dove sai che le Creme per i Dolci sono fatte in casa,
senza uso di semilavorati, ci sentiamo la coscienza un pò più pulita.
Prendiamo come scusa il caffè per farvi dare un occhiata all’interno
del ristorante. Vogliamo davvero ringraziare Lando, non solo per la
felpa che ci ha gentilmente prestato, ma soprattutto per il calore e la
passione con cui ci ha raccontato la vita di questo “piccolo pianeta”
Le sale interne sono arredate in maniera sobria, semplice, con un design caldo, c’è cura
nei particolari e sapienza nel conservare il messaggio che ci tramandano le tradizioni locali.
All’ingresso troviamo una sala grande che può ospitare gruppi e compagnie più numerose.
Un soppalco un pò più riservato per parlare con tranquillità, e infine una saletta più
piccola con il caminetto che accontenta anche le anime più sensibili e romantiche.
Lo Studio Antea ha progettato ed eseguito un trattamento acustico per migliorare
la qualità del tempo che passerete cenando o pranzando nelle sale dello Scompiglio.
Alle pareti locandine di spettacoli passati e futuri, progetti e opere in mostra…
perché l’arte qui è dappertutto, perché un pò artistico e poetico è tutto il
“progetto dello scompiglio”, un proponimento dove hanno lavorato e lavorano
tuttora molte persone, con l’intento di celebrare la totale interazione tra uomo e natura.
Il nostro è un Blog che si occupa di cibo, cene, ristoranti, trattorie…
ma molto spesso anche di vite, di anime di persone legate a questo
meraviglioso universo. Il nostro consiglio infatti è di non fermarvi solo
all’aspetto, gastronomico (tra l’altro positivissimo) di quella che sarà
la vostra visita alla Cucina dello Scompiglio. Cercate di capire le meccaniche
che lo muovono, non sono soltanto pensieri imprenditoriali, abbracciano
una filosofia che richiama uno stile di vita… semplice, vero, pulito.
Cucina dello Scompiglio
Via di Vorno 67/B VORNO – Capannori
MERCOLEDÌ ORE 12.00-14.30
GIOVEDÌ-DOMENICA ORE 12.00-14.30 / 19.00-23.00
LUNEDì e MARTEDì CHIUSO
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0583971473
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