Da circa tre mesi, lo spirito “medievale” della città di Pescia ha subito un’interferenza "metropolitana", sulla sponda dell’omonimo fiume, come un guardiano silente e maestoso che controlla lo scorrere delle sue acque, ha aperto la Fondazione POMA, un locale dal carattere poliedrico… di grande impatto emotivo.
Che cos’è POMA Liberatutti? Lo abbiamo chiesto a Rita Fantozzi, presidentessa onoraria e fondatrice, insieme a suo marito Paolo, di questa Fondazione. “POMA è come un figlio… sono serviti diversi anni di lavori, eseguiti e pensati con slancio, dedizione e amore… per vederlo crescere. Abbiamo concretizzato il desiderio di creare un ambiente dove arte e intelletto possono trovare terreno fertile per essere celebrate, esercitate e amplificate… in piena libertà.
I volti ritratti nelle foto sono delle persone che hanno contribuito alla realizzazione del progetto POMA
800 metri quadri sviluppati su due piani per ex laboratorio di marmi sapientemente “recuperato” di concerto tra la proprietà e uno staff di professionisti, artigiani e aziende. Un luogo dal “larghissimo respiro” dove potersi incontrare, uno spazio dove le idee e l’ingegno vengono “punzecchiati” dalle forme d’arte più svariate. Impossibile elencare tutte le attività del “POMA”, al suo interno si tengono mostre, conferenze, spettacoli… nelle aule corsi di giornalismo, sceneggiatura, oltre che di lingua inglese, spagnola e giapponese, in altre corsi di disegno, pittura, scultura, e lavorazione della creta.
Sempre al primo piano, oltre alle aule, gli spazi espositivi ed una grande terrazza che si affaccia sul fiume Pescia, troverete una stanza che mi ha affascinato in modo particolare, una biblioteca dal sapore Caravaggesco, curata nei particolari, profondamente romantica, che penserete non sia vera, piuttosto la "proiezione" di un film ambientato nella vecchia Londra. Una grande vetrata che illumina il tavolo centrale, un soffitto decorato con 12 tavole in legno dipinte ad olio, libri, giradischi e vinili, e li da una parte... purtroppo solo "immaginario", il mio vecchissimo divano Chesterfield per i pisolini post pranzo.
In un crogiolo così ricco di espressioni artistiche, non poteva certo mancare l’arte della cucina. Difatti, affiancato da una Zona Bar molto dinamica, esiste il loro “refettorio”, non lasciatevi però ingannare da questo termine antico, un po’ ecclesiastico e morigerato, trattasi di un ristorante molto accogliente, dai toni caldi e con una grandissima cura nei dettagli. Dietro ai fornelli c’è uno staff in continua evoluzione, guidato da due giovani chef determinati e capaci, che non fanno rimpiangere in nessun modo, qualsiasi altro tipo di soluzione.
Inizia la cena con un Amouse-Bouche davvero squisito: Vellutata di Patate al Rosmarino e Calamaro, mentre a pochi metri dal nostro tavolo, un caminetto acceso con due poltrone di fronte, provoca su di noi lo stesso effetto del canto delle sirene per Ulisse, ma noi “resistiamo” e aspettiamo gli Antipasti. Tra questi, quello che ha sollecitato di più il mio appetito è stato l’Uovo CBT su Purè di Patate con Spuma di Pecorino e Crumble di Pane. Poi le tre scelte di mare: Tonno marinato alla Soia, Maionese allo Zenzero, Limone candito e Cialde di Mais croccante. Un gettonatissimo Polpo mediterraneo su Crema di Patate affumicate e riduzione al Nero d’Avola, e l’amore di Tania… il Baccalà mantecato su Polenta croccante. Sempre per iniziare, ma restando sulla terra, c’è una Tartare di Manzo con salsa alla Senape e Tuorlo d’Uovo, oppure il Prosciutto “Il penitente della Garfagnana” stagionato alla Castagna 30 mesi. Per finire… una Spuma di Formaggio tiepida con Verdurine in agrodolce e Sfoglia salata.
Entrée di benvenuto: Vellutata di Patate al Rosmarino e Calamaro
Uovo CBT su Purè di Patate con Spuma di Pecorino e Crumble di Pane
Baccalà mantecato su Polenta croccante
Di fronte a me, in fondo alla sala, c’è il palco dove si tengono concerti, presentazioni, eventi, ecc., stasera invece sulla pedana vanno in scena due tavoli apparecchiati, ed è bellissima la suggestione che creano i riflettori in alto (se pur spenti), sembrano messi li apposta… solo per loro. Continuando poi mi sono perso con piacere nelle sale a fianco della zona Ristorante, bellissime le vetrate in legno che delimitano le aule, stasera ci siamo imbattuti negli amici del 3°corso di sommelier organizzato dalla FISAR Delegazione di Montecarlo (LU), approfittiamo per salutarli e ringraziare Michele Giurlani che ha permesso la nostra “intrusione” durante la lezione.
MIchele Giurlani e il 3° Corso Sommelier FISAR Delegazione Montecarlo (LU)
A questo punto, nelle nostre recensioni, sarebbe arrivato il momento dei “PRIMI”, ma noi stasera “facciamo i bravi” e ci limitiamo soltanto a raccontarveli sperando di farvi venire l’acquolina in bocca. Gnocchetti MADEinPOMA con Crema di Pecorino e Crumble di Pancetta – Risotto con Tartare di Gamberi, la loro Bisque e Limone – Orzo mantecato con Crema di Zucca, Seppioline e Aceto balsamico – Zuppetta di Verdura di stagione con Crumble di Pane aromatizzato. Farine selezionate di alta qualità e Lievito madre per un cestino del Pane da applausi, l’accoppiata poi con il “loro” Burro, è spaventosa!
Pane con Farine selezionate e Lievito madre, e il "loro" Burro
Sono tredici e mezzo i gradi che ci riserva questo “LA SYRAH” in purezza, molti di più invece i profumi che riusciamo a “tirare fuori” da questo vino del 2020, affinato nei legni della Tenuta Lenzini di Gragnano (LU)
"La Syrah" della TENUTA LENZINI
Leggendo il Menù, capirete la missiva che la Cucina del POMA invia al vostro palato e ai vostri sensi, la priorità non è rifocillarsi, o peggio strafogarsi, la necessità è la ricerca del sapore palpitante… del piatto con il gusto “schioccante”!
Schiacciare con i denti la crosticina della Pancia di Maialino croccante su crema di Fagioli e Salsa al Miele e Finocchietto, produce un “crunch” che… appaga, mischiato poi al succulento grasso del Maiale, è in grado di scatenare un senso di apprezzamento travolgente, che va dritto dritto al cervello. Che dire poi del contorno "Fagiolo di Sorana di greto", suona quasi irrispettoso la definizione “contorno”, tanto sono pregiati. Presenti infatti a pieno merito nelle voci dei secondi, accompagnati "perfettamente" da una Bottarga di Muggine. Altre due proposte di “terra”, Guancetta di Manzo brasata con spuma di Patate al Rosmarino e Roast Beef alla brace con Fagioli di Sorana con Caponata in agrodolce. Presente anche il Pesce col Filetto di Sgombro su Crema di Carote e Composta di Mele e Zenzero oppure Merluzzo confit su Fonduta di Porri e Marmellata di Cipolle di Tropea. Per gli amanti del Formaggio una Selezione con Salse d’accompagnamento.
La seconda scelta, (a parte la proverbiale tenerezza del Filetto), ci ha fatto apprezzare il contrasto tra la dolcezza della Patata ed il sapore pungente , leggermente piccante della Salsa al Pepe. Accendiamo e confermiamo il Filetto di Manzo scottato, Patata al cartoccio e Salsa al Pepe.
Pancia di Maialino croccante su Crema di Fagioli e salsa al Miele e Finocchietto
Fagiolo di Sorana di greto
Filetto di Manzo scottato, Patata al cartoccio e Salsa al Pepe
Anche i DOLCI confermano lo stato di grazia di questa brigata, il Semifreddo allo Yogurt con Pere sciroppate e Salsa al Caramello si sposa perfettamente con il consiglio in carta, un Moscato d’Asti “Morandina”. Non è un caso la guarnizione pensata per questo Cremoso al Caffè e Arancia, richiamo sicuro per l’abbinamento col le note agrumate e i sentori di Arancia candita del Passito di Pantelleria.
Semifreddo allo Yogurt con Pere sciroppate e Salsa al Caramello (abbinamento con Moscato d'Asti "Morandina"
Cremoso al Caffè e arancia con Crumble al Cocco ( abbinamento con Passito di Pantelleria)
Informatevi bene sulle attività del POMA, perché si svolgono serate "a tema" dove è necessaria la prenotazione.
Un sincero grazie a Rita per le "parole" e la personalissima visita guidata, e a tutto lo staff del POMA per la disponibilità e accoglienza.