Preferire la qualità alla quantità, accettare la diversità con spirito giocoso,
premiare l’azzardo quando è costruttivo, fidarsi dell’esperienza altrui cercando di
intuire a pieno il messaggio inviato, subissati dal “ troppo di tutto ",
vi invitiamo a fruire di sensazioni, piuttosto che piatti pieni di monotonia.
Siamo in Oltrarno, quartiere Santo Spirito.
Qui la Fiorentinità è più persistente e resiste all’assalto del turismo di massa.
Eventi, feste, concerti, mercati settimanali e soprattutto
nuovi locali, ristoranti, pub, birrerie ecc.
Questa zona di Firenze è diventata negli ultimi anni un luogo
di ritrovo per una movida più culturale che rumorosa.
GURDULU’ Ristorante si trova proprio li,
Via delle Caldaie 12.
A poche centinaia di metri si trova Via dei Serragli che conduce a Porta Romana.
A pochi metri dalla porta, c’è il parcheggio Oltrarno, per lasciare la vostra auto.
Entriamo, e le vecchie aspettative vengono stravolte da nuove impressioni.
Le definizioni sono infinite: caldo, romantico, retrò, raffinato, elegante,
vintage, modaiolo, Parigino, Londinese, sofisticato e domestico.
Il mega-bancone sulla sinistra parla chiaro.
Cocktail & WineBar
Centinaia di bottiglie, shaker e bicchieri, per dar vita
a creazioni personalizzate anche dai clienti.
Regno della Bar-Lady Sabrina Galloni.
Molto cordiale e familiare l’accoglienza del personale.
Una breve occhiata al menù dice:
Cucina Gourmet.
Quindi, solo materie prime, ricerca della stagionalità
e creazioni fuori dagli schemi classici.
La Chef Entiana Osmenzeza stravolge il menù classico
proponendo un percorso diverso di lettura
intuitivo e accattivante, dove la fantasia è incentivata
ad accendersi non trovando le classiche voci, antipasti, primi, secondi, dolci.
Musica di livello e atmosfera ricercata.
Abbiamo cenato accanto ad una clientela di tutte le età
con un unico denominatore comune... il buon gusto.
Cantina davvero importante e confermo le voci di corridoio
che mi erano arrivate:
ricarichi onesti.
Serata piacevole con mille spunti
per commentare i piatti che abbiamo scelto.
Finita la cena, breve gita fotografica al locale.
Visita di rito, diventata ormai una consuetudine, ai bagni,
cartina tornasole e metodo tutto personale per capire
veramente l’attenzione che mette la proprietà nell’arredare gli spazi,
anche quelli, soltanto apparentemente, meno evidenti.
Promosso a pieni voti.
Una corte interna con pochi tavoli ci fa desiderare ancora di più l’estate.
Sapevate che Gurdulù è un personaggio tratto dal romanzo
“ il cavaliere inesistente” di Italo Calvino? Noi no. Ammettiamo l’ignoranza.
Vedi... lo dico sempre, mangiare è cultura!!
Riassumendo.
Lo ripetiamo... cucina gourmet.
No trattoria ne ristorante tradizionale.
Qui si fa un percorso gastronomico diverso,
c’è una ricerca emozionale seguita dalla scelta di materie prime in purezza.
Il prezzo finale che paghi mangiando in questo tipo di locali è importante,
paragonato però alla mole di lavoro del personale, quasi sempre altamente qualificato,
alta qualità dei prodotti e location create ad arte da professionisti del settore,
risulta alla fine adeguato.
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