La Botteghina del Maialetto
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“Benedetti i petti, le cosce e le budella, le trippe e le cervella.
Benedetto sia chi sgrana, chi sgrifa, chi scuffia e taffia, il ghiottone
e il pappacchione, l’abbuzzito e il brodaiolo. Lunga vita ai pappatori,
grassi bracati, e ai leccator di scodelle, sparecchiator di piatti”
Quando ho letto queste righe sullo “Strippapelle”, di Matteo Cecchi, un libro… gonfio,
sollazzevole … sfamante (che vi consiglio a voce alta), la prima sensazione che ho
provato è stata la voglia di mordere qualcosa di ghiotto… di maledettamente calorico…
il desiderio di ingurgitare con gusto e avidità le cose più proibite dai dietologi,
insomma… come se l’ingordigia all’improvviso si fosse impossessata di me. Naturalmente
ho controllato, e i sintomi non sono quelli della Sitofilia, sono soltanto semplicemente, e
straordinariamente, innamorato del cibo… TUTTO!
Ore 12,36… la pancia brontola, ma io so come placare tutta questa bramosia alimentare,
in 📍Corso Roma a Montecatini Terme, c’è chi mi può aiutare… La Botteghina del Maialetto.
Un luogo scoppiante si sapori, di odori… dove la vista gode prima della gola… e poi si
uniscono, un concentrato di prodotti alimentari spacciati da ragazzi giovani e sorridenti.
I Panini del Maialetto sono un Pavone che ti fa la ruota in bocca… il Prosciutto crudo
affettato a mano sono 50 sfumature di rosso… il Formaggio al Tartufo è come un gol di
rovesciata al 93esimo. Che dire dell’Arista? I Re Magi portavano Oro, Incenso e Arista.
Il Tronco della Porchetta poi… lo vedrei bene come sostituto di qualsiasi centro-tavola…
al posto dei fiori. Alzate gli occhi davanti al banco… volano Prosciutti come nuvole, sul
tagliere croccanti Schiacciate sbranate da coltelli e riempite di goduria. Salse, salsine,
sottaceti, sottoli… “con che te lo faccio?!” “cosa ti ci metto?!” Verrebbe da rispondere…
CON TUTTO!!! Voglio ( tono imperativo) un panino di 3 chili con tutto quello che
avete… con tutte le salse che avete… anche scaldato… ovvìa!
Premesso che in bottega ci sono, oltre al Vino al bicchiere, anche diverse etichette
di aziende importanti, da aprire sul posto o da portare via, il fascino che regala
riempirsi il “bicchierino” direttamente dal Botticello… per noi vince tutto.
Dal Menù abbiamo scelto la Tartara (Sale, Pepe, Cipolla fresca, Prezzemolo e Capperi).
L’Arista marinata (Arista di Maiale nostrale marinata con Verdure, Vino e Zucchero,
condita con Olio, Pecorino e Aceto balsamico. Due Panini a seguire: 1° Tonno del
Maialetto (Spalla di Maiale cotta nel Vino Bianco a bassa temperatura, Crema di
Fagioli e Cipolla caramellata) 2° Arista contadina con Carciofini di Stefania Calugi.

L’ARISTA MARINATA (Arista di Maiale nostrale marinata con Verdure, Vino e Zucchero. Condita con Olio, Pecorino e Aceto balsamico)
Per le nostre foto dobbiamo ringraziare la disponibilità di Giulia e Lucrezia, che hanno
forzatamente rallentato i loro movimenti rendendoli visibili ad occhio nudo (credetemi…
ho visto affettatrici della Berkel appostate e nascoste nei cespugli ai bordi della strada,
che cercavano di carpire il segreto della loro velocità).
Alla Botteghina del Maialetto potete confezionare i vostri “regali” come più vi piace,
Affettati, Vino, Birre, Biscotti, Sottaceti, sottoli, Formaggi, ecc. ecc. la loro FOOD-BOX
ha un packaging cosi bello ed elegante da far invidia ad Armani.
Se cercando on line l’indirizzo della Botteghina del Maialetto, vi indicasse il paese
di Monsummano Terme, non vi siete sbagliati nel digitare… c’è una Botteghina,
altrettanto super fornita, anche a Monsummano Terme in Via Enrico Toti, 1
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Uno dei detti più celebri della tradizione gastronomica Toscana è:
“del Maialetto non si butta via niente“… era così no?