LOCALE CHIUSO
Conoscete la leggenda del Pifferaio magico? Incantava tutti con il suono del suo flauto
magico e riusciva a farsi seguire dove voleva lui. Sicuramente la musica di questo
sconosciuto ha stregato anche noi, nel nostro caso però, il pifferaio magico ha un nome:
si chiama Leonardo Calò.
Provate a digitare il suo nome sulla ricerca di Google, i primi risultati un medico chirurgo
specializzato in cardiologia, non è una combinazione, tutti e due infatti hanno a che fare
con il cuore. Uno lo ha studiato e lo cura con la medicina in maniera egregia, l’altro lo
utilizza da anni come ingrediente principale in ogni nuova avventura in cui si immerge.
Siamo andati per l’ennesima volta ad incontrarlo, per capire se il suo charme e il suo
carisma, avessero su di noi ancora quel grande ascendente di sempre, oppure no. Ancora
una volta Lucca. Camminiamo tra i dedali del centro storico con l’indirizzo in mente,
troviamo il posto, (non è difficile, pochi minuti dalle vecchie mura) l’ingresso, come tutti
i locali di Leo, non è “urlante”, ma riservato… poetico.
Appena entriamo veniamo catturati da un suono seducente, ammaliante… come di sirene,
si chiama Jazz, ecco dov’è che si nasconde l’anima.
Attraversiamo i tavoli, l’atmosfera è calda e talmente rilassata da farci sentire bisonti che
scorrazzano in una cristalleria.
Pochi metri, e dopo la sua stretta di mano, finiamo nell’abbraccio del Comandante.
“ Come stai Leo? ” In formissima !! ( sorrido e penso: siamo al sicuro! )
Sorpresa! El comandante està a quì!
Rapido, sirvale un vermuth, el Comandante està a quì ! “
La sala della Parte degli Angeli ha un aria amichevole, elegante ma non troppo, un posto
molto piacevole dove cenare. In fondo alla sala, dominante, proprio al centro, come fosse
un palco per concerti di gusto, un tavolo in legno ospita prosciutti, formaggi, verdure, vari
tipi di pane, dolci, insomma… l’interpretazione contemporanea dell’antico ” Ben di Dio”.
La sala più piccola è come uno scrigno… ospita un tavolo solo, la puoi fruire a seconda del
tuo stato d’animo, scegliere la riservatezza, per una serata all’insegna dell’intimità, oppure
in amicizia, e sfoggiare il cameratismo più fanciullesco e goliardico.
…è questo, dunque, il bel compendio di un’esistenza di languor
Nella stagione più calda, la Parte degli Angeli è fornita di una corte interna per cenare
“al fresco”, come direbbero gli anglosassoni mutuando una definizione Toscana. Inutile
dire che l’allestimento è semplice, ma giocoso, raffinato e di buon gusto.
Vi abbiamo voluto far vedere il fuori, in una veste meno giornalistica, più poetica,
divertendoci ad evidenziare solo i dettagli, (cosa che Mr Calò cura moltissimo e a
cui tiene particolarmente ) ….. ma torniamo dentro.
I flûte che si riempiono con del Franciacorta stanno a significare: benvenuti al tavolo…
e le parole di Leonardo ci raccontano il Menù.
Abbiamo scelto i piatti che vedrete nelle foto, ma se leggendo il Menù vi doveste trovare
indecisi, affidatevi con fiducia, chiedete consiglio e non ve ne pentirete, verve e competenza
vengono espressi con stile e grande passione.
…siamo angeli stregati da infinita allegria,
siamo angeli confusi da una grande maestria
Dalla Campania è venuta a trovarci la Signorina “Falanghina Roccamonfina”
( Villa Matilde) un IGP dal gusto profondo ed elegante.
DOLCI
Dopo il caffè, io che non sono un bevitore, ne tantomeno intenditore di Whisky, chiedo
fortemente a Leonardo se ce ne fa assaggiare qualcuno. In realtà è una scusa, la verità
è che adoro starlo a sentire quando mi racconta da dove viene quel prodotto, come viene
fatto, le varie lavorazioni, ecc. ecc. Islay, è un isola Scozzese dove c’è più Whisky che acqua,
ci sono otto distillerie, ed è nota in tutto il mondo per i suoi Whisky torbati e affumicati.
Alcuni sostengono che siano i migliori al mondo, ma voi non lo fate per sapere qualcosa in
più sul Whisky, introducete soltanto l’argomento e fatelo parlare… ne resterete affascinati.
…a volertelo spiegare non saprei, non avessi questo sogno morirei
La Parte degli Angeli ha carattere… personalità, il concetto di accoglienza, è reinterpretato
in maniera “easy” ed elevato al suo massimo potenziale, la cucina è sempre definita
e cifrabile, il servizio è cortese, riservato e attento. Ci rilassiamo… e dopo cena, col bicchiere
in mano, vengono fuori in modalità “random” storie di amici, posti e locali, a cui Leo ha dato
tanto e tanto ha ricevuto, in tutti questi posti abbiamo bevuto, mangiato… gioito.
É realista, determinato, innamorato del suo lavoro, ma disincantato quanto basta.
Avere un’idea sensata, conforme alle potenzialità che si vogliono esprimere (nonché
economicamente redditizia) e perseguirla, non è infatti cosa semplice, né scontata. Noi
ci fidiamo e basta. Non mi chiamo Jim Murray’s, e non ho nemmeno una
“Restaurant Bible”, ma io, uno come Leo, lo vorrei con me in qualsiasi tipo di avventura.
Siamo stati cosi bene, che non vogliamo e non possiamo proprio non condividere
questo stato d’animo con qualcuno… e non un qualcuno qualunque, visto il posto in cui
ci troviamo, faremo evaporare una parte della nostra serata… agli Angeli… giusto un 2%.
I VERSI IN ROSSO SONO DI PAOLO CONTE
La parte degli Angeli
Via degli Angeli, 23 LUCCA
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0583469204
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