Dobbiamo la segnalazione di questa trattoria d’altri tempi a Viola Montanelli
e Virginia Babbini, ormai le loro dritte sono una sicurezza per la nostra guida.
Siamo in Vallecchia, una minuscola frazione nel comune di Pietrasanta, provincia di
Lucca. Da Demè non è un locale nel senso tradizionale del termine, ma una vera e propria
istituzione, i suoi tordelli sono conosciuti anche su Marte. Ve lo diciamo subito, questa
Osteria-Bar-Pizzeria-Trattoria, piacerà tanto ai nonni, meno alle persone di mezza età, e
pochissimo ai giovani, quindi da difendere e proporre l’uso e consumo solo a veri cultori.
All’entrata troviamo Luigi, il figlio di Demetrio che con un sorriso ci indica
il nostro tavolo, fortuna avevamo prenotato perché la sala si è poi riempita.
Capiamo subito che non ci sono smancerie, i modi sono sbrigativi e gentili
si, ma necessariamente asciutti, in questi posti si viene per mangiare, non per
fare dei “discorsi”, prima c’è da servire le persone, dopo semmai si chiacchiera.
Siamo nella sala più grande, la veranda che in estate diventa “cabrio” per godere il
fresco della sera. In fondo, all’interno, c’è la parte più poetica, una stanza “nonna style”
dove ama soffermarsi la clientela più affezionata. L’ultima stanza è quella del bar.
L’apparecchiatura è spartana, (non la chiamo Mise en Place, Luigi non gradirebbe)
e non cercate il menù perché non c’è… sotto il coprimacchia di carta c’è però
l’immancabile tovaglia a quadri e, questo ci tranquillizza come la coperta di Linus.
“ANTIPASTO NE VOLETE ?” Vogliamo tutto!
Lardo, Capocollo, Biroldo, Sanguinaccio o Mallegato, o come lo
volete chiamare, Prosciutto, Salame, Salamino, Salsiccia, Sottaceti,
Olive, Cipollotti. Pizza per Gino che, devo dire, era veramente ottima.
Caraffa di vino della casa e l’arbitro fischia l’inizio della partita.
Che strano, pensate… sto mangiando le cose più semplici del mondo, nel locale
più semplice del mondo, e sto bene perché mi sento a casa, tavole così non
tradiscono, ti riportano alle origini, non imbrogliano e non intortano… nutrono.
Mentre Luigi toglie i piatti dell’antipasto, chiedo con tono ironico, se sono “avanzati”
dei tordelli. NON LO SO! VADO A VEDERE… scatta la risata generale che sta a
significare: tordelli per due. Chiediamo più info, e ci racconta che non c’è una vera e
propria ricetta per i tordelli, semplicemente perché ogni dieci chilometri viene
usato un modo di prepararli diverso dall’altro. Quelli fatti in casa, dice Luigi, li
riconosci perché vengono chiusi con la forchetta oppure con qualcosa di simile.
Tordelli di Demè… la felicità è questa cosa qui.
Da Demè è lo specchio di una Versilia genuina ed autentica, dal 1975 fino ad oggi, la
storia si ripete con una ritualità che merita grande rispetto. Ambiguo, come ogni luogo
divino, intriso di storia è frequentato da tutti, perché tutti, sono trattati allo stesso modo.
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Non crediate che si mangi solo Tordelli… rinomate sono anche le
paste fatte in casa come le Lasagne (funghi o ragù), i Maccheroni e i
Cannelloni alle verdure. Non potete mai alzarvi dal tavolo senza aver assaggiato
la Rosticciana in umido con le olive… grandi sapori, da leccarsi i baffi.
Stratosferiche le Cozze ripiene e la Trippa. Per gli appassionati (come Tania)
c’è il Baccalà alla Livornese e solo su prenotazione, Pollo e Coniglio fritti.
Per quanto riguarda la fame, potrebbe anche bastare, ma la ghiottoneria
non è sufficientemente appagata, quindi chiedo: “che Dolci avete?” Abbiamo
il Dessert Versilia… SBAMM !!! Tutte le volte faccio la stessa
faccia di Anton Egò, quando assaggia quel boccone di “Ratatouille”.
Vi voglio bene! (giuro che gliel’ho detto davvero) Lo sapevo, lo sapevo… in
un posto così non poteva non esserci. “Luigi, quali gusti? Rum e Whisky!
Vada per il Rum. Me… felice ❤️ Fantastica anche la Torta di mele.
Per Tania Caffè, io invece, come se non bastasse, mi faccio intenerire da un
Ponce fumante appena arrivato sul tavolo accanto… e non resisto. (tanto ormai)
Ci alziamo per pagare e, di fronte al bar, seduti come a casa a guardare la tele,
troviamo Demetrio e la moglie Giulia, lei ha addosso ancora il grembiule,
dopo il lavoro in cucina, si sta rilassando. Mi sento in colpa, ma la tentazione di
parlare con loro è troppo forte, e con una banalissima scusa sul tempo, attacco
bottone. Mi rincuoro subito perché Giulia parla volentieri, ci racconta dei suoi
piatti e il volto le si illumina: “Facciamo circa 12 mila tordelli a settimana“.
Demetrio aggiunge: “la gente viene per mangiare i tordelli, a me per esempio,
piacciono di più i maccheroni… e l’avete mai sentite le lasagne? “ Non andremmo
più via, ma Gino la mattina ha scuola e ci separa da casa un’oretta di strada.
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Vogliamo pubblicamente ringraziare Luigi, Demetrio e Giulia per l’accoglienza
e per le “parole in più” che hanno reso la nostra serata, un po’ più speciale… Da Demè.
Da Demè
Via Provinciale, 183 Pietrasanta (LU)
Per chiamare clicca sul numero
0584757011
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