Candelabri e applique rigorosamente in argento e
meravigliosamente accesi con vere candele in cera.
Davanti al "Pampa" non c'è insegna. Il navigatore dice che siamo arrivati a destinazione ma non vediamo ombra di ristoranti,
non a caso è inserito nella lista dei ristoranti SUPPERCLUB di Firenze. Per noi è solo un valore aggiunto. Davanti ad un bandone grigio vediamo una gigantesca coppa-anfora, che immaginiamo, visto le prerogative del posto,
essere in argento. I dubbi se quella fosse la vera entrata del ristorante oppure una semplice abitazione vengono spazzati
via immediatamente da colui che poi abbiamo scoperto essere il Sig.Pampaloni in persona, proprietario del ristorante.
Ci ha salutato gentilmente e invitati ad entrare nella Sua fabbrica-ristorante. Attraversiamo tra macchinari, torni, vecchi
stampi, presse, vetrine d'esposizione ecc. ecc. quello che era nel 900 ed è ancora oggi l'ambiente dove è cresciuto...
la bibbia dell'argento.
Prima di salire nella sala superiore, gli ho chiesto se gentilmente ci raccontava qualcosa in più sulla produzione
della fabbrica, e lui non si è fatto pregare. Abbiamo ascoltato con attenzione la storia della sua famiglia e le
vicissitudini che l'azienda ha dovuto attraversare per rimanere viva. Vi garantisco che apprezzerete il racconto, e sarà
necessario per capire il motivo per cui questo imprenditore si è lasciato trasportare in questa insolita avventura. Quindi,
saliamo una vecchia scala a chiocciola in ferro e arriviamo al piano di sopra nella sala-mensa dove mangiavano, e
mangiano ancora oggi gli operai che lavorano di giorno nella fabbrica sottostante. Ci troviamo di fronte a questo.
Tavoli zeppi di storia e calici d'argento
come nelle tavolate di Re Artù e Lancillotto.
Maschere in argento illuminate alle pareti... scritte goliardiche sui muri... e al
soffitto un ricordo che i Russi hanno fatto dono al nonno del Sig.Pampaloni.
Grottesco, surreale e un pò bizzarro, a noi piace cosi ...
di normalità e banalità siamo invasi ovunque. Camerieri dall'aria
finta-austera servono ai tavoli in guanti bianchi indossando
una vecchia uniforme militare DDR
Scopriamo poi che di austero hanno solo l'aria, perché passano solo pochi minuti prima di sciogliersi in grandi sorrisi
e spiegazioni per le nostre domande. Quella sera, cucina siciliana fatta molto degnamente. Ci è stato spiegato che la
cucina cambia prontamente tipologia di menù a seconda della provenienza del cuoco. Il locale, anche se la qualità e
la presentazione dei piatti è più che sufficiente, non si presta a maniaci del gusto, schizzinosi o abitudinari con
nessuna concessione al "qualcosa di diverso". Si capisce subito che la diversità del luogo rispetto ad un canonico
ristorante è la carta vincente su cui si punta il Pampa. Gli arredi vintage un pò kitch della sala, saranno quello che vi
deluderanno o, come è successo a noi, ♥ vi conquisteranno. C'è anche una parte esterna coperta a terrazzo ma francamente
preferiamo la parte invernale...ha più "carattere". Una curiosità... si entra da una parte e si esce da un altra, quasi come
"clandestini" attraverso un anonimo cancelletto che ti catapulta in strada. In toscana si dice: ganzissimo! Che dire...
solitamente la medaglia d'argento si assegna a chi arriva secondo. Per questa volta proporrei un piccolo strappo alla regola.